Il Carso ospita un ricchissimo ventaglio di specie di flora e di fauna, che si incontrano su questo territorio, all’incrocio tra Mediterraneo, Alpi e Balcani. Sono ospitate qui 200 specie di uccelli, 27 specie animali di interesse comunitario, 6 diverse specie vegetali di interesse comunitario tra cui alcuni endemismi. Per preservare il patrimonio ecologico locale, oltre alla legislazione Natura 2000 dell’Unione Europea, sono state create una serie di Riserve regionali, il sito SIC/ZPS della Rete europea Natura 2000 e l’Area MAB Unesco di Miramare.
Pubblichiamo qua la lista di queste aree da visitare, con una breve descrizione di ognuna di queste aree:
Area Mab Unesco di Miramare
Il territorio carsico dà il meglio quando incontra il mare, il suo sguardo e il suo respiro: la Strada Napoleonica tra l’Obelisco di Opicina; i terrazzamenti (pastini) sotto Prosecco e Contovello; il sentiero della Salvia; il sentiero Rilke. E’ proprio questa zona d’incontro che viene tutelata dall’area Mab Unesco di Miramare. L’area abbraccia una fascia tra il ciglione carsico e il Golfo di Trieste, da Barcola ad Aurisina, fino a comprendere la quasi totalità della Costiera triestina.
È un territorio in cui le attività di conservazione e tutela della biodiversità si coniugano con lo sviluppo di economie locali, in un connubio perfetto tra Uomo e Natura. Dagli anni ’70, per questa capacità di conciliare le esigenze di conservazione della biodiversità e quelle dello sviluppo e del benessere delle comunità, l’AMP Miramare è entrata a far parte della rete mondiale delle Riserve di Biosfera, istituite dall’UNESCO con il programma intergovernativo MaB – Man and Biosphere.
Riserva naturale delle Falesie di Duino
Il modo migliore per visitare questa Riserva è il sentiero Rilke, intitolato al poeta praghese di lingua tedesca Rainer Maria Rilke, che qui visse. Il percorso congiunge la baia di Sistiana al centro di Duino fino al castello medievale di Duino.
La Riserva interessa essenzialmente le località di Duino e Sistiana e si articola su 107 ettari, di cui 63 a mare. Si sviluppa su un’ampia ed alta bianca scogliera a picco sull’Adriatico, ricca di calcari fossiliferi del Cretacico.
La vegetazione è varia, tipica tanto del Carso quanto del mar Mediterraneo. La boscaglia che sovrasta il mare è abitata da varie specie tra cui il corvo imperiale, il passero solitario e il falco pellegrino.
Riserva naturale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa
Presenta la mescolanza di habitat di ambienti aridi, come i prati di landa o i campi solcati, a quelli di zone umide che circondano i laghi. Sul colle Monte Castellazzo, sopra il lago di Doberdò, si trova il Centro visite Gradina, nel cui Museo il visitatore ha modo di comprendere gli aspetti storici e naturalistici della Riserva e del Carso. L’elemento caratterizzante di questa Riserva è la presenza di due polje, cioè delle grandi depressioni tipiche delle aree carsiche. Queste ospitano due laghi stagionali, separati da rilievi calcarei: il lago di Doberdò e il lago di Pietrarossa, normalmente pieni d’acqua d’inverno e secchi d’estate.
La presenza di acqua in superficie nei laghi è dovuta alla specifica geologica del Carso: roccia carbonatica molto permeabile, dove è sempre misera o assente l’acqua in superficie (torrenti, fiumi, laghi) e l’acqua scivola nel sottosuolo. Il lago di Doberdò, assieme al Lago di Cerknica in Slovenia, è uno dei pochi esempi in Europa di lago carsico. Il livello delle sue acque varia in relazione alle portate dei fiumi Vipacco ed Isonzo, le cui acque alimentano il lago attraverso il sistema ipogeo del Carso goriziano.
Riserve Naturali dei Monti Lanaro e Orsario
I modi migliore per visitarle sono i sentieri che raggiungono la vetta del Monte Lanaro, una collina che arriva a 544 metri sul livello del mare, da cui spazia la vista sul Carso transfrontaliero, sul mare e, in una giornata limpida, le alpi.
La riserva naturale del Monte Lanaro è un’area di 285 ettari a cavallo dei comuni di Repen e Sgonico, limitata a nord dal confine con la Slovenia. Comprende un’area posta ai piedi del monte Lanaro, ora boschiva, una volta luogo di pascolo: non a caso il nome Lanaro e la sua traduzione in sloveno (Volnik) rimandano alla parola “lana” (vol).
Riserva Naturale della Val Rosandra
Ci sono tre modi per godere della spettacolarità della Val Rosandra, una specie di canyon selvaggio a pochi chilometri dal centro di Trieste: la lenta e facile ascesa a piedi da Bagnoli; il sentiero che raggiunge la vetta mozzafiato del Monte Carso (455 m, al confine tra il Carso e l’Istria); la ciclabile Cottur che permette di intravedere la Val Rosandra dall’alto.
Nel centro della valle scorre l’unico corso d’acqua superficiale del Carso triestino, il Torrente Rosandra (Glinščica), che da sempre ha nutrito le sue piante, ha ospitato i suoi animali ed ha rappresentato un elemento di attrazione per l’uomo e le attività antropiche.
Il Sito SIC Carso triestino e goriziano/ZPS
Il Sito SIC Carso triestino e goriziano/ZPS ricade nelle province di Trieste e Gorizia e interessa i comuni di Doberdò del Lago, Monfalcone, Fogliano-Redipuglia, Ronchi, Sagrado, Duino-Aurisina, Repen, Sgonico, San Dorligo della Valle e Trieste. Il sito confina a nord con la Repubblica di Slovenia.
Il SIC/ZPS contiene al proprio interno diverse tipologie meritevoli di tutela e conservazione: lande carsiche, zone umide (laghi carsici, stagni), rupi e ghiaioni, grotte, frammenti della vegetazione (sub)mediterranea extrazonale, tavolati calcarei, corsi d’acqua (corso terminale del fiume Timavo, torrente Rosandra), zona alofila nell’area del Lisert.